Il Salento viene da sempre considerato la Porta d’Oriente, in quanto è stato per secoli il crocevia di molte culture e popolazioni, tra cui Aragonesi, Svevi, Greci, Normanni, Arabi, Angioini e Romani.
Inoltre la penisola salentina è il tacco dello stivale italiano e divide il Mar Adriatico e il Mar Ionio.
Qui abbondano anche borghi millenari, i quali sono degli autentici scrigni di buona cucina, cultura, arte e storia.

Il borgo di Specchia

Sito in provincia di Lecce, il borgo di Specchia risale al IX secolo ed è stato il primo piccolo insediamento di pastori e contadini, i quali sono giunti fin qua per difendersi dagli attacchi delle truppe saracene.

Il nome di questo luogo è dovuto al cumulo di sassi a secco disposti in forma conica (chiamati appunto specchia), utilizzati dai Messapi come postazioni di vedetta oppure come edifici di difesa.
Parlando invece del centro storico di Specchia, è uno dei più interessanti del Salento, in quanto caratterizzato da stradine strette intervallate da rampe di scale, frutto di un’architettura spontanea nata tra il XVI e il XVII secolo tuttora perfettamente conservata, tanto che la strada principale ha ancora il nome di rua, termine utilizzato durante la dominazione degli Angioini.

Qui è inoltre presente il Castello Risolo, un edificio fortificato del Cinquecento e proprietà delle famiglie nobili del borgo.
Sul retro della costruzione, tra corti e vicoletti, si svolge la vita degli abitanti, pressoché all’aperto.
A pochi passi dal castello vi sono la chiesa di San Nicola, il convento dei Francescani Neri e il frantoio ipogeo per la produzione dell’olio.

Il borgo di Presicce

Il Borgo di Presicce offre degli scenari degni di cartolina, in quanto si possono trovare muretti a secco, edifici in stile barocco, masserie fortificate e ulivi secolari.
Inutile dire che tutti questi elementi hanno fatto rientrare la suddetta località tra i borghi più belli del nostro Paese. 

Le origini del suo nome sono ancora incerte: alcuni ritengono che deriva dal termine latino “praesidium” (ossia un presidio militare contro i Saraceni), mentre altri pensano sia dovuto alla particolare abbondanza d’acqua che ha dato origine ai primi insediamenti umani del VII secolo.
 Il centro storico di Presicce è caratterizzato da case a corte cinquecentesche conosciute con l’appellativo di “li vecchi curti” e palazzetti nobiliari.
Ognuno di essi è provvisto del proprio frantoio ipogeo, cortile oppure giardino.

Meritano altrettanta importanza palazzo Arditi, l’edicola marina e il giardino pensile in stile seicentesco che regala un tocco di verde alla superficie del Palazzo Ducale.
La vita del luogo ruota intorno all’olio, al quale viene dedicata una festa con cadenza annuale chiamata i Colori dell’Olio.
La manifestazione si svolge solitamente verso la metà di agosto e prevede anche l’organizzazione di un concerto con l’esibizione di cantanti famosi nazionali.

Il borgo di Castro

Castro è un antico borgo di pescatori situato a sette chilometri da Santa Cesarea Terme.
La sua denominazione deriva sia dal termine castrum (dal latino fortezza), sia dalla presenza in passato di un tempio dedicato alla dea Minerva, di cui ora non è rimasta alcuna traccia.

Questo luogo è inoltre diviso in due parti: quella medievale (“Casciu de sus”) è posizionata su un promontorio a 98 metri sul livello del mare, mentre il porto è più in basso e si chiama “Casciu de sutta”, dove si trovano diversi ristoranti tipici che servono portate a base di pesce fresco.

A Castro Superiore si trovano una cattedrale in stile romanico (la Chiesa dell’Annunziata) e un castello aragonese, edificato sugli antichi resti di un’antica rocca bizantina durante il XII secolo.
Nel 1480 è stato distrutto dall’arrivo delle truppe turche sulle coste pugliesi e la sua ricostruzione è avvenuta grazie all’intervento di alcune famiglie nobili locali, le quali hanno preso a cuore la sorte della dimora.
Il castello è attualmente la sede del Museo Civico Antonio Lazzari e ospita diversi reperti archeologici.